Caratteristiche geomorfologiche

Le caratteristiche geomorfologiche esprimono notevoli differenze nell’ambito del territorio determinate dalle condizioni del substrato pedogenetico di origine lavica e dalla acclività. L’esercizio dell’agricoltura, dal livello del mare e fino alle quote compatibili con la crescita delle piante ha comportato incisive opere di modellamento della superficie attraverso la realizzazione di terrazzamenti sostenuti dai tipici muri a secco in pietra lavica. Grazie a tali opere, frutto di capitalizzazione del lavoro dell’uomo, è stato possibile asservire alla viticoltura ed alla frutticoltura pendici anche molto scoscese. Altri interventi che hanno contribuito a modellare il territorio etneo, almeno alle quote più elevate, sono stati gli spietramenti - la cui rilevanza è attestata dai grandi cumuli di pietre qua e là presenti sul territorio (torrette)- e gli stessi ciglionamenti.

La maglia dei manufatti sistematori, a parità di ogni altra condizione, si dirada e si regolarizza passando dalle pendici più elevate alle zone poste a quota più bassa; vi sono inoltre variazioni notevoli in funzione dei versanti, della compattezza del substrato pedogenetico determinate dalla stessa età delle colate laviche.

Nell’insieme il massiccio etneo è incluso catastalmente tra le zone di collina e di montagna; esso non presenta infatti le condizioni agronomiche che sono peculiari delle zone di pianura.