La più estesa associazione pedologica, come è intuitivo, è rappresentata da "rocce affioranti e litosuoli"; essa interessa per intero la parte sommitale del cono vulcanico che si estende a quote superiori ai 1000 m, con propaggini a quote più basse. I substrati sono costituiti da colate laviche più o meno recenti; morfologia di tipo montano e pendenza piuttosto elevata; il territorio appare segnato dalla presenza di magri pascoli, di boschi o di vegetazione pioniera. L’associazione "regosuoli - litosuoli - suoli bruni andici" č rappresentata su aree molto estese soprattutto sul versante meridionale; i substrati sono rappresentati da vulcaniti; lo spessore è sottile; morfologia di tipo submontano o collinare (tra 600 e 1000 m s.l.m.); pendenze moderatamente ripide; destinazione prevalente a bosco, pascolo e nelle migliori situazioni a colture arboree tra cui la vite.
Nella zona più basale del massiccio, tranne che su aree di limitata estensione, si riscontra l’associazione riferibile ai "regosuoli e suoli bruni andici". I corrispondenti substrati sono costituiti anche in questo caso da vulcaniti; la morfologia è di tipo submontano o montano; altitudine tra 400 ed 800 metri, pendenza variabile; destinazione a bosco e pascolo, ma soprattutto a vigneto, arboreto, agrumeto. Lungo il versante est nella zona tra Catania e Acireale tale associazione si spinge fino al mare. Più a nord, lungo la costa, ma con propaggini significative lungo le sponde dell’Alcantara si riscontra l’associazione "suoli bruni-suoli alluvionali"; i substrati di origine diversa e di elevato spessore, sono utilizzati con specie diverse, tra cui vite e agrumi, e con risultati agronomici soddisfacenti.Altre associazioni rappresentate sono: "suoli alluvionali - vertisuoli" in destra idraulica del fiume Alcantara tra Castiglione e Randazzo; "regosuoli - suoli alluvionali e/o vertisuoli" in prossimità di Maletto. La potenzialità agronomica di tali associazioni è buona e destinazione a seminativo od a colture arboree, compresa la vite.