Sono presenti soprattutto nelle zone a più elevata altitudine ed in particolare in quelle prospicienti i settori nord-orientale e sud-occidentale del vulcano dove occupano i terreni marginali; i prati permanenti e pascoli hanno pertanto una distribuzione meno definita e circoscritta rispetto a quella delle colture aratorie. I comuni con maggiore superficie pascoliva sono Randazzo, Bronte, Adrano e Castiglione (circa il 70% di quella complessiva). Le condizioni di marginalità climatica e pedologica sono piuttosto frequenti per cui i livelli produttivi raggiunti sono piuttosto modesti. La stagione di crescita della vegetazione è piuttosto breve il valore pabulare delle essenze non sempre è elevato, ciò che talora consiglia la utilizzazione di queste con gli ovini, i caprini e le razze bovine rustiche. L’integrazione delle disponibilità foraggere a livello territoriale e temporale rende tuttavia possibile anche l’esercizio di una attività zootecnica di significativo interesse sotto il profilo dei risultati tecnico-economici e della stessa qualità dei prodotti