Numerose specie spontanee dell’Etna alimentano da tempi remoti tradizionali attività di raccolta di prodotti di interesse alimentare talora oggetto di commercializzazione in mercati locali. Tali prodotti sono utilizzati per la preparazione di pietanze tipiche della cucina locale.
Alle specie d’uso alimentare sono da aggiungere alcune aromatiche ed altre di interesse ornamentale (ginestra, agrifoglio, vischio, etc.). Tra le specie aromatiche emerge nettamente l’origano i cui rami fioriti, raccolti e disseccati all’aria, già dalla tarda primavera alimentano un significativo commercio lungo le strade dell’Etna. Il prodotto raccolto può essere lavorato in impianti artigianali. L’elenco delle piante alimentari, - spesso vendute e utilizzate in miscuglio - è ampio. Tipici prodotti "da raccolta" nella zona etnea, sono i turioni di asparago selvatico (Asparagus albus L. e Asparagus acutifolius L.) utilizzati come surrogati del comune asparago coltivato; i germogli di salsapariglia o raja (Smilax aspera L.) e di tamo (Tamus communis L.), valorizzati anch’essi in cucina come gli asparagi; i giovani ricacci di finocchio selvatico; i germogli di diverse brassicacee tra cui Brassica fruticulosa Cyr. (cavolicelli); diverse specie e forme di cicoria.