PASSERIFORMI

Di quest'ordine, rappresentato nel massiccio etneo da numerose specie, sono da ricordare vari Corvidi, quali il corvo imperiale (Corvus corax L.), la cornacchia (Corvus corone L.) e la diffusissima gazza (Pica pica L.); ancora, sono ben noti lo storno (Sturnus vulgaris L.) e la ghiandaia (Garrulus glandarius L.), il verdone (Chloris chloris L.), il cardellino (Carduelis carduelis L.), il fringuello (Fringilla coelebs L.), la passera d'Italia (Passer italiae Vieill.), la passera mattugia (Passer montanus L.), il verzellino (Serinus serinus L.), lo zigolo nero (Emberiza cirlus L.), la cappellaccia (Galerida cristata L.), l'allodola (Alauda arvensis L.), la pispola (Anthus pratensis L.), il luì piccolo (Phylloscopus collybita Vieil.), molte silvie fra le quali l'occhiocotto (Sylvia melanocephala Gm.) e la capinera (Sylvia atricapilla L.), alcune specie di tordi fra cui il merlo (Turdus merula L.), e di monachelle (Oenanthe), lo scricciolo (Troglodytes troglodytes L.), la rondine (Hirundo rustica L.), il pettirosso (Erithacus rubecula L.).

La maggior parte di questi Passeracei sono abituati alla presenza dell'uomo e, se non disturbati, si sviluppano notevolmente e finiscono col colonizzare anche i giardini delle ville e delle case dei paesi vicini.

Più legate alle aree boscate sono il picchio muratore (Sitta europaea L.), il rigogolo (Oriolus oriolus L.), il rampichino (Certhia brachydactyla Brehm), varie specie di Parus, come la cinciarella (Parus caeruleus L.), la cinciallegra (Parus major L.); particolarmente interessante è il crociere (Loxia curvirostra L.) dal becco a croce, col maschio rosso e la femmina verde, che vive nelle foreste di conifere.