Il litorale marino prossimo alla foce del Simeto è costituito da una spiaggia sabbiosa edificata dai sedimenti trasportati dal fiume. L’ambiente dunale, sebbene alterato dall’intervento antropico, conserva una tipica seriazione vegetazionale.
Subito dietro la fascia di battigia che appare priva di vegetazione come conseguenza dell’azione del moto ondoso si insedia la vegetazione effimera a Salsola kali. Si tratta di una vegetazione tipicamente estiva, caratterizzata da terofite alo-nitrofile, piante annuali che prediligono i suoli sabbiosi ricchi di materiale organico spiaggiato dalle onde. Le specie più rappresentative oltre a Salsola kali sono Cakile maritima, Euphorbia peplis, Polygonum maritimum, Xanthium italicum, Euphorbia paralias.
Più all’interno, sulle dune embrionali, si rinviene la vegetazione ad Agropyron junceum, graminacea stolonifera, tipicamente psammofila, che consente l’edificazione delle dune. In questa fitocenosi si rinvengono diverse altre specie molto specializzate come Sporobolus arenarius, quali Matthiola tricuspidata, Matthiola sinuata, Cyperus kalli, Otanthus maritimus, ecc.
Sulle dune più interne e consolidate, è presente la vegetazione ad Ammophila littoralis, grossa graminacea cespitosa che svolge un ruolo di grande importanza nel processo edificatorio delle dune. I suoi cespi rallentando la velocità del vento favoriscono l’accumulo della sabbia. Si tratta di una fitocenosi divenuta oggi piuttosto rara in Sicilia a causa dell’antropizzazione del litorale che ha condotto allo spianamento di buona parte dei complessi dunali.
Sul retroduna si insedia una vegetazione caratterizzata da piccoli cespugli di Ononis ramosissima, cui si accompagnano altre specie psammofile tra cui Centaurea sphaerocephala, Seseli tortuosum var. maritimum, Scabiosa maritima, Euphorbia terracina.
Del tutto scomparsa è la macchia psammofila a Ginepro coccolone (Juniperus macrocarpa) di cui esistono vecchie segnalazioni. Vestigia di questa vegetazione ormai estinta sono da considerare gli esemplari isolati di diverse specie arbustive della macchia che si rinvengono qua e là sulle dune quali il Lentisco (Pistacia lentiscus), l’Olivastro (Olea europaea var. sylvestris) e la Fillirea (Phillyrea latifolia).