700 mila anni fa: prime attività vulcaniche
64 mila anni fa: sprofonda il Trifoglietto e si forma una vasta "caldera"
Le prime eruzioni sottomarine che contribuirono alla formazione dell’edificio vulcanico dell’Etna, si sono verificate nel Pleistocene medio-superiore (700.000 anni fa) in un grande golfo "pre etneo" In tale insenatura, adesso non più presente, sorge un grandioso vulcano che raggiunge un'altezza di 3340 m circa ed occupa una superficie di 1.500 kmq ca. Con la sua mole poggia su una piattaforma ellittica di argille pleistoceniche inclinata verso il mare.
Oltre ad essere un grande vulcano attivo, è anche un'alta montagna, posta al centro del Mediterraneo che supera notevolmente in altezza gli altri rilievi siciliani (la seconda vetta sicula dopo l’Etna è Pizzo Carbonara sulle Madonie, con 1979 m di quota). Il suo clima è quindi piuttosto vario in relazione all'altitudine ed all'esposizione; tuttavia è ovunque di tipo mediterraneo, anche alle quote più alte, dove si segnalano scarse precipitazioni estive. Il versante orientale, direttamente interessato dalle perturbazioni provenienti dallo Ionio, è decisamente più umido.
Il territorio etneo è un ambiente di grande interesse naturalistico dal punto di vista geologico, floristico-vegetazionale e faunistico.
La presenza dell'uomo ha, inoltre, notevolmente alterato i precari equilibri originari, soprattutto nel piano basale, a discapito di ambienti naturali, come le estese foreste pedemontane, le zone umide e le zone costiere: con essi è scomparsa una flora assai particolare e significativa, oggi non più presente.