La biocenosi DE con i Policheti Aphodita aculeata (topo
di mare) ed Eupanthalis kinbergi è presente più
al largo.
Sui fondali dell'isola sono state
rinvenute specie nuove per
la scienza: tra i Policheti, ad esempio, figurano Micronereis
siciliensis, Labrorostratus jonicus, Ophiodromus
longocirratus e Perinereis rullieri.
Sono state segnalate anche specie nuove per le coste siciliane
od italiane o per il Mediterraneo.
Per quanto riguarda la vegetazione, i fondali delle isole dei
Ciclopi, ed in particolare quelli rocciosi del versante E dell'isola
Lachea (la più grande di esse), ospitano una vegetazione
estremamente ricca di specie e mutevole man mano che si scende
verso il basamento posizionato intorno ai 30-35 m di profondità.
La vegetazione sommersa è caratterizzata da grandi alghe
brune fotofile (appartenenti al genere Cystoseira) che
formano dei popolamenti assimilabili alle foreste della vegetazione
terrestre. Si tratta infatti di una vegetazione stratificata
costituita
da uno strato elevato rappresentato da queste grandi alghe brune,
da una ricca flora di piccole epifite (alghe che utilizzano come
substrato i talli di altre specie) e da una ricca vegetazione
di sottostrato costituita da alghe sciafile che vivono all'ombra
delle specie erette di grossa taglia. Tali popolamenti, detti
Cistoseireti, si succedono in senso batimetrico essendo
caratterizzati,
di volta in volta, da specie diverse di Cystoseira, ciascuna
delle quali ha delle precise esigenze ecologiche che trova solo
a determinati livelli batimetrici. Il paesaggio vegetale sommerso
cambia pertanto con la profondità, analogamente a come
cambiano gli aspetti vegetazionali terrestri al variare
dell'altitudine.
Dal livello medio del mare verso il basamento si possono distinguere
cinque distinte fasce vegetazionali. La più superficiale,
caratterizzata dalla Cystoseira amentacea var. stricta,
emerge parzialmente durante la bassa marea e si spinge fino a
circa 1 m di profondità. Ad essa segue la fascia della
Cystoseira brachycarpa che si può riscontrare fino
a 4-5 m di profondità dove lascia il posto alla fascia a
Cystoseira sauvageauana, dal portamento simile ad un alberello.
La fascia successiva si estende tra i 15 e i 22 m di profondità
ed è caratterizzata da un'altra specie con portamento ad
alberello: la Cystoseira spinosa. Queste quattro fasce
vegetazionali si inquadrano nella cosiddetta biocenosi delle alghe
fotofile (cioè delle alghe che si sviluppano in ambiente
ben illuminato) che in Mediterraneo è tipica del piano
"infralitorale" di substrato duro. La quinta fascia
vegetazionale, che fa parte del piano "Circalitorale",
è caratterizzata dalla Cystoseira dubia che si insedia
sul sedimento che si accumula negli anfratti del substrato roccioso
dai 25 ai 35 metri di profondità.
I Cistoseireti che si riscontrano nei fondali delle Isole dei
Ciclopi sono in generale ben strutturati e molto ricchi
floristicamente;
inoltre la loro successione in senso batimetrico segue la sequenza
classica descritta per i substrati rocciosi del Mediterraneo e
purtroppo non più facilmente riscontrabile lungo i fondali
di questo mare. Fra le Cistoseire, possono inoltre intercalarsi
altre alghe di grandi dimensioni, quali alcuni Sargassi e la Dictyopteris
polypodioides, quest'ultima nota tra i pescatori locali con
il nome di "erba di ciauru".
In tutte le fasce vegetazionali sopra citate esistono ricchi
popolamenti
di sottostrato costituiti da specie sciafile (soprattutto alghe
rosse). Le specie sciafile, oltre che formare popolamenti di
sottostrato
dei Cistoseireti, formano popolamenti anche negli anfratti rocciosi
e nelle pareti non direttamente esposte alla luce, laddove le
Cistoseire (fotofile) non si sviluppano.
Inoltre, i fondali sabbiosi che si riscontrano nel breve tratto
di mare che separa le Isole dei Ciclopi dalla terra ferma e aventi
una profondità massima di circa 12 metri nella parte mediana,
ospitano una vegetazione a Fanerogame marine e in particolare
un prateria di limitata estensione a Posidonia oceanica,
qua e là interrotta da piccole aree a Cymodocea nodosa
laddove le sabbie tendono ad essere mescolate a fango. In particolare,
la prateria a Posidonia oceanica, tipico aspetto vegetazionale
di substrato mobile dell'infralitorale in Mediterraneo, anche
se di limitata estensione in quest'area, si presenta ben strutturata
con le foglie di Posidonia che rappresentano un adatto
substrato per numerose specie algali epifite ed i rizomi che ospitano
un tipico popolamento sciafilo caratterizzato soprattutto da alghe
rosse del genere Peyssonnelia.
Infine, oltre agli interessanti aspetti vegetazionali sopra citati,
i fondali delle Isole Ciclopi ospitano sia specie algali aventi
l'Isola Lachea come località tipo (Ceramium giacconei,
Taonia lacheana) sia specie che trovano in questo habitat
le condizioni ottimali per la loro riproduzione (ad es. Balliella
cladoderma).