a cura di Maria Carmela Failla e Angelo Messina
Dip. Biologia Animale - Università di Catania
Comunemente detti scarafaggi o blatte, hanno corpo
molto appiattito con il capo ricoperto da un disco dorsale
(pronoto). Le dimensioni sono molto varie, le specie presenti
in Italia oscillano da pochi fino a oltre i 35 mm. La colorazione
è di solito uniforme, variabile dall'ocra al bruno, al
nero. Tipicamente presentano due paia di ali, ma non mancano
le specie con gli organi di volo variamente ridotti oppure del tutto
assenti. Insetti prevalentemente terrestri, sono igrofili ed hanno
abitudini crepuscolari e notturne. Vivono
in ambienti vari: sotto i sassi, tra le foglie secche, tra le
erbe ed i cespugli. Per la maggior parte sono fitofagi e detritivori e non
arrecano alcun danno. Solo poche specie vivono come commensali dell'uomo e
rivestono molta importanza dal punto
di vista igienico-sanitario e da quello economico (Blatta
orientalis, Periplaneta americana, Blattella germanica, Supella
longipalpa); queste
specie sono diffuse in tutto il mondo e spesso si trovano in
grande quantità nelle abitazioni, nei depositi alimentari,
nelle stive delle navi, nelle biblioteche ove si nutrono delle
sostanze più varie (burro, farina, lardo, ecc.), arrecando
talvolta danni enormi. Possono trasmettere malattie come
la tubercolosi, il tifo, il paratifo, il colera, la dissenteria, ecc.
Comprendono oltre 3500 specie diffuse prevalentemente nelle regioni
tropicali e subtropicali. Per l'Italia sono
note 40 specie, delle quali la metà sono presenti in Sicilia.
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