L'isola di Linosa, posta al centro del Canale di Sicilia, fa parte assieme a Lampedusa e Lampione, dell' Arcipelago delle Pelagie . Per la natura vulcanica dei suoi substrati, essa mostra una maggiore affinità con la vicina isola di Pantelleria, che non con le altre due isole dell'arcipelago essendo queste ultime di natura essenzialmente calcarea.
L'isola, con una superficie di Kmq 5,43 ha una forma più o meno quadrangolare con coste prevalentemente rocciose e frastagliate. Nel complesso essa risulta abbastanza peculiare soprattutto per la presenza di numerosi edifici vulcanici succedutisi in vari periodi geologici, che le conferiscono un aspetto alquanto accidentato. Le parti pianeggianti dell'isola situate tra i rilievi, come pure il fondo dei crateri, sono in massima parte adibite a colture. L'unico centro abitato dell'isola è l'omonimo paese posto nella parte meridionale in corrispondenza dello Scalo Vecchio; mentre numerose case rurali sono sparse un po' ovunque nel territorio.
Linosa risulta costituita esclusivamente da vulcaniti quaternarie i cui magmi emersero direttamente dall'omonima fossa che raggiunge i 1600 m di profondità. Pertanto l'isola, rappresenta la modesta culminazione di un ben più vasto edificio più o meno quadrangolare localizzato a SO della suddetta fossa. Morfologiacamente essa risulta molto accidentata e varia, con antichi crateri più o meno collassati alternati a coni vulcanici ed espandimenti lavici di natura basaltica formanti una cintura più o meno continua attorno all'isola. I numerosi coni vulcanici sono costituiti prevalentemente da materiale piroclastico (scorie, lapilli, tufi e cineriti) mostrano una notevole acclività e sono soggetti ad intensa erosione da parte degli agenti meteorici.