Le attività di Salvatore Portal e i riconoscimenti

 

Fu membro di molte accademie di scienze fra cui l'Accademia Gioienia di Catania per la quale allestì una monografia Sopra un Feto Umano senza testa e senza collo e della francese Societé Cuvierenne  di cui fu socio fondatore; fu pure socio onorario dell'Accademia Linneana di Parigi, e definito da Deleschamp (segretario generale di questa accademia) "ristauratore della botanica in Sicilia".

Contemporaneamente il Re di Torino in ammirazione alla sua Flora lo nominò Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e di San Lazzaro. Oltre al Catalogus il Portal pubblicò: Sull'Alloro Comune; Cenni sulla virtù medica delle Mandorle, della Celidonia Maggiore e del Crescione Acquatico; La Noce Comune; Giudizio sulla nuova teoria delle febbri intermittenti; Memoria sullo stato dell'Agricoltura e Pastorizia del territorio di Biancavilla; Progetto sul miglioramento della cultura del riso irriguo, lavoro quest'ultimo riconosciuto di tanta importanza da essere poi richiesto da varie società economiche del Regno in modo da attuarlo a favore della propria agricoltura.

Amante dell'arte pubblicò Relazione storica intorno alcuni artisti da Catania e costituì presso la sua casa un Museo Archeologico di vasi e monete, ed una Pinacoteca.

Molti dei suoi scritti sono elencati da Narbone in Biblioteca Sicula Sistematica.

Infine si occupò dello studio particolare di alcune piante, ottenendo riconoscimenti e medaglie d'oro. Nel 1821, una memoria sul Sarracena advena e sulla Royenia ambigua nuteria, presentata dai professori Nocca e Spedalieri all'Accademia di Pavia, gli procurò una medaglia d'oro appositamente coniata con l'effigie del Portal e parole di encomio. Altra medaglia ebbe nel 1827 quando inviò all'Accademia di Vienna delle osservazioni sulla Saldanella, sulla Guettarda crispifolia, e sul Velthemia sarmentosa.

Ebbe pure riconoscimenti dell'Accademia

 

 

Reale di Londra per un lavoro sulla Cuscuta, sulla Rubbia e sulla Parcansonia.  

Altra medaglia d'oro gli fu assegnata dalla Società Olandese di Scienze in Harlem, a seguito di una sua risposta ad un quesito posto dalla stessa Accademia sulla Metamorfosi che subiscono i granchi d'acqua dolce.

I1 professore Savi di Pisa lo elogia altamente quale scopritore del Trifolium aetneum, da lui trovato sul Mongibello, promettendogli poi di aggiungervi il nome del Portal. Giudizi vantaggiosi riscosse inoltre dai Giornali di Botanica di Francia e di Ginevra, da quello di Botanica Insulare d'Italia e dall'Antologia di Firenze.

Fra gli altri lavori, spediti a medici e studiosi del tempo ricordiamo ancora:
 Sul Solanum sodamaeum; Sull’Elephantus pythleph; Sulla Elshotzia; Sulla Nertemia e come si differenzia dalla Gamozia e dalla Gonphia jahotapita; Sulla Idrofobia spontanea; Sulla Sfolgorante Malattia vicino alla combustione spontanea (spedita al professor Stedalieri dell'Accademia di Pavia); Sulla Stratiotes nymphoides; Sui Tartufi.

Si è occupato anche di mineralogiai: Sulla Cotognite; Sull'Alabastro Chiaro; Sui Basalti di Scilà che esistono nei dintorni di Biancavilla.

Salvatore Portal - che fu sempre d'aiuto ai poveri, dispensatore di piante, di consigli e di istruzione ai giovani studiosi - morì il 3 Ottobre 1854 alle ore 12, nella propria casa di villeggiatura di Padre Vitale (sita nei vigneti di Biancavilla), vittima di quel terribile colera che decimò la popolazione biancavillese ed anche la sua famiglia. Lo stesso giorno morivano infatti il fratello Sac. Carmelo - Preposto della Collegiata di Biancavilla - e la cognata Donna Rosa Motta Privitera, moglie del fratello Don Ferdinando.

L'Orto Botanico abbraccia le sue spoglie mortali, che riposano nella Chiesa del SS. Rosario di Biancavilla ad esso adiacente.

(Testo a cura del farmacista Salvatore Cantarella di Biancavilla.)

Altre informazioni sono disponibili presso il sito Farmacia Orto Botanico.