Nerium oleander L.


Apocynaceae

La famiglia delle Apocynaceae comprende circa 1000 specie perenni diffuse soprattutto nei paesi caldi, con habitus erbaceo o legnoso, caratterizzate da foglie opposte a margine intero, provviste talora di stipole rudimentali. I fiori, attinomorfi ed ermafroditi, possiedono un calice gamosepalo e una corolla gamopetala infundibuliforme con la fauce provvista di appendici corolline, che rappresentano una caratteristica costante della famiglia. L’androceo è formato da 5 stami inseriti sul tubo corollino, mentre il gineceo è costituito da 2 (5) carpelli saldati a formare un ovario supero o semi-infero.

La formula fiorale più frequente è:

* K (5), [C (5), A 5], G (2)

Il frutto è variabile e può essere una capsula, una bacca, un follicolo e persino una drupa. I semi sono spesso provvisti di un ciuffo di peli che ne facilitano la dispersione, affidata al vento. Si distinguono 2 sezioni, le Plumeroideae, con antere libere (Vinca) e le Echitoideae, con antere saldate allo stilo (Nerium).

Le Apocynaceae rivestono una notevole importanza per l’estrazione del caucciù, che viene prodotto da alcune specie tropicali coltivate in Asia, Africa e America meridionale, tra cui Landolphia owarensis, Funtumia elastica, Mascarenhasia elastica. Alcune hanno un utilizzo come piante officinali (Rauwolfia serpentina), altre come ornamentali (Nerium oleander, Plumeria alba, Plumeria rubra, ecc.).

Nella flora italiana le Apocynaceae sono rappresentate da poche specie appartenenti ai generi Vinca, Nerium, Trachomitum. Nel letto dei corsi d’acqua è piuttosto diffuso l’oleandro, mentre nei boschi più umidi e freschi si rinvengono la pervinca minore (Vinca minor) e la pervinca maggiore (V. major).

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