Kalanchoe tomentosa Baker


Crassulaceae

La famiglia delle Crassulaceae comprende circa 3000 piante erbacee e suffruticose, distribuite in tutto il mondo tranne che in Australia e Polinesia. Sono caratterizzate da un habitus xeromorfo, con foglie semplici, succulente e senza stipole a disposizione spiralata, opposta, o verticillata. I fiori sono caratterizzati dall'isomeria costante di tutti i verticilli, provvisti di un numero di elementi variabile a seconda del genere. I sepali sono verdastri e liberi, i petali possono essere liberi (Sedum) o saldati (Umbilicus), l'androceo è formato da 2 verticilli di stami, il gineceo, supero, da un verticillo di carpelli liberi o saldati solo alla base. La formula fiorale generale della famiglia è

K n, C n, A n+n, G n

I verticilli hanno un numero di pezzi variabile con n = 3 in Tillaea, n = 4 in Bryophyllum, n = 3-30 in Sempervivum, n = 3-7 in Sedum, n = 3-9 in Crassula, n = 4-6 in Umbilicus, ecc.

Il frutto è a follicolo, ma la riunione dei carpelli porta alla formazione di capsule. L'impollinazione è di regola entomogama.

La flora italiana comprende numerose specie di Crassulaceae, appartenenti a 11 generi. Il più importante per numero di taxa è Sedum, che comprende specie di piccole dimensioni tipiche di ambienti estremi molto aridi o molto freddi, con secchezza fisiologica dovuta al gelo. Gli ambienti montani sono preferiti anche dalle specie dei generi Sempervivum e Jovibarba, che prediligono rupi e brecciai di quota. Alcune specie nostrane e diverse esotiche sono coltivate come piante d'appartamento o di terrazzo.

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