Cycas revoluta Thunb.


Cycadaceae

La famiglia delle Cycadaceae comprende unicamente il genere Cycas, limitato alle regioni tropicali. La particolare distribuzione di queste piante, che mostrano alcune importanti disgiunzioni e discontinuità, testimonia il loro carattere relitto. Si tratta, infatti, di un gruppo molto antico, che nel Cretaceo ebbe il massimo sviluppo. L'aspetto generale di queste piante ricorda le palme, con un fusto non o poco ramificato, alto fino a 20 metri nelle specie più grandi, spesso ricoperto dalle basi fogliari, con foglie molto grandi, pennate o bipennate, disposte a spirale all'apice del fusto, dove formano una corona. Accanto alle foglie assimilatrici vi sono anche foglie non verdi, lanuginose, la cui funzione è quella di proteggere le gemme. Nella parte radicale si trovano delle radichette secondarie con ingrossamenti coralliformi che ospitano colonie di alghe azzurre, quali Nostoc e Anabaena, e batteri. Le Cycadaceae comprendono solo specie dioiche, con fiori maschili (microsporofilli), di forma squamosa o peltati, inseriti a spirale su di un asse; essi portano sulla faccia inferiore sacche polliniche in numero variabile e spesso riunite in sori. I fiori femminili (macrosporofilli) si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto con l'aspetto di foglie pennate, con gli ovuli, in numero di 4-8, inseriti al margine. I granuli pollinici danno origine a 2 anterozoidi ciliati che raggiungono la camera pollinica nuotando. Dopo la fecondazione la parte esterna del tegumento che avvolge l'ovulo diviene carnoso e il seme finisce con il somigliare ad una drupa. L'embrione è provvisto di 2 cotiledoni.

Il genere Cycas comprende diverse specie, alcune delle quali coltivate in Italia come piante ornamentali, come ad esempio C. revoluta. Da C. circinalis, coltivata ai Tropici come pianta alimentare, si ottiene il sago, un amido di largo utilizzo.

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