Cyclamen repandum S. & S.


Primulaceae

La famiglia delle Primulaceae comprende circa 350 specie diffuse essenzialmente nelle regioni temperate. Si tratta, per lo più, di piante erbacee, raramente suffrutici, con foglie spiralate, talvolta disposte esclusivamente in rosetta basale, di rado opposte o verticillate, senza stipole. I fiori, riuniti in ombrelle, racemi o pannocchie, sono ermafroditi e attinomorfi o debolmente zigomorfi (Coris), tetraciclici, e rispondono allo schema pentamero. Il perianzio è formato da un calice gamosepalo e da una corolla gamopetala che mostra l'intero percorso evolutivo seguito dalla famiglia che, partendo da forme quasi dialipetale (Anagallis), giunge alla completa simpetalia, con lo sviluppo di un lungo tubo (Primula). L'androceo si compone di 5 stami, spesso concresciuti con il tubo corollino, e di altrettanti carpelli saldati risulta costituito l'ovario, che è supero e uniloculare. Viene riportata sotto la formula fiorale più rappresentativa:

K (5), C (5), A 5, G (5)

Il frutto è una capsula. L'impollinazione avviene per entomogamia.

Alcune Primulaceae sono apprezzate piante ornamentali, in particolare per la bellezza delle loro fioriture. Tra le specie maggiormente utilizzate a questo scopo, vi sono la primula (Primula hortensis) e il ciclamino (Cyclamen persicum) con le loro numerose varietà colturali.

In Italia sono presenti diverse specie spontanee di Primulaceae. Tra le più note si ricordano Primula vulgaris, tipico elemento nemorale delle faggete e di altri boschi mesofili, Soldanella alpina, presente ad alte quote sulle Alpi e sull'Appennino, S. calabrella, raro endemismo delle montagne della Calabria, Cyclamen hederifolium e C. repandum, legati al sottobosco della lecceta e di altri boschi termofili, Lysimachia nemorum, rara specie localizzata nelle sorgenti e nei rivoli che scorrono all'interno delle formazioni forestali montane, Asterolinon linum-stellatum, piccola terofita tipicamente mediterranea, Anagallis arvensis, nitrofita legata ai campi coltivati, Centunculus minimus, gracilissima terofita degli stagni temporanei, Samolus valerandi, esclusiva di cenosi prevalentemente brio-pteridofitiche colonizzatrici di rocce calcaree ombreggiate e sottoposte a stillicidi.

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