Urtica rupestris Guss.


Urticaceae

La famiglia delle Urticaceae comprende circa 500 specie diffuse soprattutto in America, nell'Asia sud-orientale e, in minor misura, anche in Europa e Africa. Si tratta per lo più di piante erbacee con foglie opposte o spiralate, con fiori generalmente unisessuali, aploclamidati, cioè con perigonio semplice e sepaloide, disposti in capolini o glomeruli. Il perigonio, verdastro, è tetramero e i tepali sono disposti su 2 verticilli; i fiori maschili hanno tanti stami quanti sono i tepali, quelli femminili hanno un ovario supero, costituito da un solo carpello, e sormontato da uno stimma filamentoso o piumoso.

La formula fiorale più ricorrente (riduzioni possono interessare il numero degli stami) è la seguente:

P 2+2, A 2+2, G 1

Il frutto è un nucula o una drupeola, spesso avvolto dai resti del perigonio. L'impollinazione è anemogama; i filamenti staminali, ripiegati nel bocciolo, si raddrizzano a scatto all'antesi proiettando lontano il polline.

Nelle regioni mediterranee sono presenti diverse specie di Urticaceae, tra cui le comuni ortiche, Urtica dioica, U. membranacea, U. urens e U. pilulifera, tutte provviste di peli urticanti. Una menzione a parte merita Urtica rupestris, raro e prezioso relitto terziario, endemico dei Monti Iblei (Sicilia), che differisce dalle altre ortiche, tutte erbacee, per avere un habitus lianoso con rami legnosi alla base. Molto diffuse 2 specie del genere Parietaria, dette erba vetriola, Parietaria diffusa, perenne, e P. lusitanica, annuale, entrambe diffuse sui muri e responsabili di fastidiose allergie.

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