Boschi a Quercus virgiliana

La vegetazione ad Euphorbia dendroides nella fascia collinare e submontana lascia il posto ad una formazione boschiva termofila fisionomicamente caratterizzata dalla presenza di due querce caducifoglie: Quercus virgiliana e Quercus amplifolia. Questi aspetti, che si rinvengono dal livello del mare sino a 1000 metri di quota, non sono particolarmente esigenti nei confronti del substrato. I boschi a Quercus virgiliana, localizzati nelle aree soggette alla maggiore espansione urbana, hanno subito un pesante degrado sino a scomparire del tutto in estesi territori del vulcano. Adesso soltanto modesti lembi di bosco più o meno degradato sopravvivono soprattutto sui versanti orientale e meridionale, un esempio è il modesto lembo di bosco presso contrada Campanarazzu, nei pressi dell’abitato di Misterbianco (si tratta di un lembo di querceto scampato all’erurione del 1669, ed adesso minacciato dall’antropizzazione).