La prima fascia è costituita da specie annuali alo-nitrofile che prediligono i tratti dove si accumula il materiale spiaggiato dal moto ondoso, ed è costituita da Salsola kali, Euphorbia peplis, Xanthium italicum, Cakile maritima, ecc.
Segue la fascia che colonizza ed edifica le dune "embrionali" che risulta fisionomicamente dominata da Agropyron junceum, graminacea stolonifera che, con il suo apparato radicale, contribuisce a trattenere la sabbia e a consolidare le dune.
Frequenti sono inoltre Otanthus maritimus, Matthiola sinuata, Sporobolus arenarius, Eryngium maritimum, Cyperus kalli, ecc.
La fascia successiva si trova sulle dune più interne ormai abbastanza stabili ed è caratterizzata dalla dominanza di Ammophila littoralis grossa graminacea cespitosa che, trattenendo la sabbia trasportata dal vento, svolge un ruolo fondamentale nell'edificazione delle dune. Si rinvengono inoltre altre psammofite come Echinophora spinosa, Medicago marina, Pancratium maritimum ecc.
Ancora più internamente è possibile osservare una quarta fascia che occupa le dune ormai stabili dove è stato avviato il processo di pedogenesi delle sabbie. Questa fascia di vegetazione risulta caratterizzata da Ononis diffusa e Centaurea sphaerocephala.
La vegetazione psammofila, nel suo
insieme, è
molto disturbata e danneggiata in conseguenza dell'uso balneare delle
spiagge, dello
spianamento delle dune, dei rimboschimenti a pini
ed eucalipti
nel retroduna. Solo in prossimità della foce
del Simeto
è ancora possibile osservare la successione
di fasce qui
descritta. Altrove si rinvengono solo frammenti
dell'una o dell'altra
fascia di vegetazione.