In Sicilia le rocce carbonatiche sono presenti in buona parte del settore occidentale e in quello sud-orientale. Nel primo ricadono il massiccio delle Madonie, i Monti Sicani, i rilievi del Palermitano (M. Gallo, M. Pellegrino) e del Trapanese (M. Erice, M. Inici, M. Cofano); nella zona sud-orientale, invece, il blocco dei Monti Iblei. Altri esempi si hanno nelle isole minori, Lampedusa e Egadi.
Queste due aree si sono progressivamente sollevate dai fondali marini in seguito ai movimenti tettonici nel corso del Miocene (circa 25 milioni di anni fa), rimanendo separate dal mare per lungo tempo; per questo ospitano un contingente di specie endemiche esclusive assai elevato, oltre il 5% dell’intera flora siciliana.
Per poter rappresentare in uno spazio ristretto la grande diversità tipica di questi ambienti e preservarne, al tempo stesso, il prezioso patrimonio genetico, la roccaglia calcarea propone alcuni esempi delle comunità vegetali più caratteristiche in Sicilia.
Procedendo dal basso verso l’alto, le piante sono distribuite secondo i diversi piani altitudinali, dal mare all’alta montagna. In basso trovano spazio le specie tipiche delle coste rocciose, quali Crithmum maritimum e diversi Limonium endemici molto rari (L. halophilum, L. mazarae, L. secundirameum).
Più in alto sono proposti gli ambienti sassosi della gariga con piante xerofile cespugliose, quali Sarcopoterium spinosum, Periploca angustifolia, Matthiola incana, Phlomis fruticosa, nonché un esempio delle praterie steppiche siciliane, tipiche di zone collinari e montane e caratterizzate da graminacee perenni (Hyparrhenia hirta, Ampelodesmos mauritanicus e le più rare Bothriochloa panormitana e Cenchrus ciliaris).
Salendo ancora, le zone in pendio riproducono le aree montane, con molte piante rupestri endemiche (ad es. Asperula rupestris, Centaurea parlatoris, Jurinea bocconei, Alyssum nebrodense) e piante glareicole di substrati incoerenti (come Ptilostemon niveus, Senecio candidus e Rumex scutatus).
Sulla parete di fondo, invece, trovano giusta ambientazione le casmofite tipiche dei costoni rocciosi, uno dei più preziosi esempi di biodiversità vegetale.
Infine, una piccola zona ospita la collezione di cavoli selvatici siciliani (Brassica sp. pl.), mentre un’altra è dedicata alla flora di Malta perché particolarmente ricca di piante rarissime ed esclusive che meritano di essere mostrate e tutelate.