L'Università di Catania, la più antica della Sicilia, fu fondata nel 1434 per volere di Alfonso d’Aragona, detto il Magnanimo. La prima Cattedra di Botanica venne istituita nel 1788 e settanta anni dopo, nel 1858, Francesco Tornabene Roccaforte fondò l’Orto Botanico.
Della progettazione degli edifici fu incaricato il prof Mario Distefano, docente di Architettura, mentre lo stesso Tornabene si occupò della sistemazione delle piante. Nel 1860, grazie ad un lascito del catanese Mario Coltraro, l'Orto fu ampliato e la nuova area venne destinata, come espressamente voluto dal donatore, alla coltivazione delle specie spontanee siciliane.
Da allora non è stata possibile alcuna ulteriore espansione a causa del rapido sviluppo della città che ha completamente circondato l'Orto Botanico. Se, da un lato, ciò ha limitato l'incremento delle collezioni, dall'altro ha determinato il mantenimento dell’originaria struttura ottocentesca, grazie alla quale l'Orto rimane uno dei pochissimi giardini di valore storico ancora esistenti a Catania.
L’edificio della Scuola, con un imponente portico con doppio ordine di colonne posto al termine del viale centrale, si erge su una gradinata di marmo bianco e domina l'intera area. Le colonne sono in stile ionico, il soffitto a cassettoni e, nella parete di fondo, sono poste iscrizioni celebranti gli studi botanici, la loro utilità e gli illustri botanici del passato.
L'Orto Siculo, riadattato rispetto all'originario schema in stile prettamente informale o naturaliforme, costituisce un settore peculiare con la sua collezione di piante spontanee dell'isola.
La recente ristrutturazione, ha permesso la creazione di aree diversificate nelle quali sono stati riprodotti alcuni ambienti tipici mediterranei: ambiente delle dune, ambienti umidi, roccaglie, macchia mediterranea, ambienti salmastri, argille e gessi, bosco termofilo e bulbose. In questi ambienti, insieme a piante comuni e diffuse sul territorio, si trovano specie quanto mai rare in Sicilia. Specie che rischiano di scomparire nell’habitat naturale, drammaticamente alterato dalle attività umane.
L'Orto Siculo, offre rifugio alla straordinaria biodiversità vegetale del nostro territorio, favorisce la valorizzazione della flora sicula e permette di conservare ex situ le specie a rischio di estinzione.
