Cassia didymobotrya Frezen.


Caesalpiniaceae

La famiglia delle Caesalpiniaceae comprende specie legnose originarie delle regioni subtropicali e tropicali, piuttosto affini alle Fabaceae e considerate, insieme a queste ultime e alle Mimosaceae, come sottofamiglia delle Leguminosae. In questa trattazione si preferisce seguire l’opinione di chi eleva le Leguminosae al rango di ordine (Fabales) e le citate sottofamiglie al rango di famiglie separate. Le Caesalpiniaceae comprendono piante arboree e arbustive, caratterizzate da foglie per lo più divise e pennate (intere in Cercis). I fiori, ermafroditi o unisessuali in piante dioiche (es. Ceratonia), sono zigomorfi, ma non così specializzati come quelli delle Fabaceae, e comprendono un perianzio con 5 sepali riuniti e 5 petali liberi, talvolta con riduzioni. L’androceo è anch’esso pentamero ma può subire riduzioni nel numero degli stami (5-3-2). L’ovario è monocarpellare, uniloculare, e supero, come in tutte le leguminose. La formula fiorale è, pertanto, la seguente:

K (5), C (5), A 5, G 1

Il frutto, come in tutto il gruppo, è il legume che può essere lomentaceo. L’impollinazione è entomogama.

Le Caesalpiniaceae comprendono anche 2 specie della flora italiana, il carrubo (Ceratonia siliqua) e l’albero di Giuda (Cercis siliquastrum). Il primo è un tipico albero dell’ambiente costiero e collinare mediterraneo, che predilige quindi i climi caldi e asciutti, ed è un costituente di cenosi di macchia, assieme ad arbusti, quali l’olivastro, il lentisco, la fillirea, ecc. L’albero di Giuda è una specie arborea più mesofila della precedente, rinvenendosi in natura in leccete fresche e umide o in querceti caducifogli. Entrambe sono, poi, largamente coltivate come piante ornamentali e, nel caso del carrubo, anche per la produzione dei frutti che hanno vari impieghi nell’industria alimentare. Alcune specie esotiche sono note piante coltivate, quali Cassia acutifolia, C. obovata, C. angustifolia, di cui si utilizzano le foglie per tisane, chiamate comunemente foglie di sena; Tamarindus indica fornisce una polpa utilizzata per la produzione di bevande dissetanti.

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